Fine estate nei piccoli borghi: tra pascoli e uliveti si riscopre l’altro lato del turismo a Lecco

Già l’estate 2024 ha visto crescere la presenza del turismo nei piccoli borghi che circondano il lago di Como, a caccia di tesori nascosti ma anche per risparmiare qualcosa sfruttando le mete meno battute dal turismo di massa. Ma “il bello viene adesso” verrebbe da dire, dato che il periodo tra fine estate e inizio autunno è sicuramente il migliore per programmare una visita ad hoc nelle terre alte lariane, tra gli uliveti dove maturano i frutti, le vigne in alto lago e i pascoli alpini con la fine della transumanza e il ritorno a valle di mandrie e greggi. Anche nelle due province lariane, quindi,  sempre più visitatori escono dai canali di flusso consueti per vivere l’ebbrezza di riscoprire i piccoli borghi montani o nascosti nelle valli più interne delle due province

“Le aree rurali sono scelte sia come meta turistica vera e propria, con una sosta in agriturismo o una visita nelle aziende agricole” sottolinea il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi“Ma a ciò su aggiunge l’organizzazione di gite mirate, magari in occasione del maltempo che impedisce di stare al lago, provando servizi o specialità culinarie nuove rispetto a quelle proposte in città”. 

Questo fenomeno è favorito anche – continua Coldiretti Como Lecco – dalla diffusione capillare dei piccoli comuni che incrementa la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali. I piccoli comuni lariani hanno ampi margini di accoglienza residenziale in un paesaggio fortemente segnato – spiega la Coldiretti – dalle produzioni agricole, dalle Alpi, e persino dagli ulivi secolari affacciati sul lago, oltrechè dalle malghe di montagna, con i loro alpeggi.

Ma l’interesse dei turisti per i piccoli centri è importante – continua la federazione Coldiretti – anche per la ricerca del buon cibo che aiuta a salvare una parte consistente del patrimonio agroalimentare Made in Lario tramandato da generazioni dagli agricoltori: esso non riveste solo un valore economico ma anche storico, culturale ed ambientale ma garantiscono la sopravvivenza della popolazione anche nelle aree interne più isolate. 

La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è infine la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi che, sul territorio, offrono un’ideale punto di sosta e pernottamento: qui è possibile riscoprire i sapori del passato veramente a chilometri zero tramandati da generazioni ma aumenta nel contempo l’offerta nelle campagne di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti.

“La vacanza nei piccoli borghi, da sempre fortemente caratterizzati dalla presenza dell’agricoltura, rappresenta un esempio di turismo sostenibile prezioso per il sistema Paese che, se adeguatamente valorizzato, può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e occupazionale del Paese” conclude il presidente di Coldiretti Como Lecco.

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